11 aprile 2016

Per ora.

Vivo in Svizzera ormai da due mesi pieni, ed è ora del primo punto della situazione. Sono venuta qui senza conoscere nessuno, ma nessuno nessuno, ma fortunatamente dopo due mesi di fervente attività di mamma-espatriata-a-casa-con-cinquemesenne, posso contare ormai su alcune conoscenze che in futuro, chissà, magari sfoceranno in amicizie. Dipenderà da molte cose, ma in primo luogo, ormai mi par di aver capito, da quanto mi fermerò io, qui, e da quanto si fermeranno loro. 
Ma di questo parleremo in futuro, oggi la mia riflessione cade su di un'altra osservazione.
Per ora, tra le mie conoscenze annovero: una coppia italogreca, una coppia bosniaco-venezuelancanadese, una coppia serbo-portoghese, una coppia di francesi di Lione, un'altra americanmessicana-francese, una ragazza Uzbeka, svariate tedesche, austriache e americane. Un ragazzo italiano, due spagnole, un'inglese.
Anche Subirotamic ha avuto modo di conoscere qualcuno nel suo nuovo istituto, dunque: un australiano, un tedesco, due iraniani e una cinese. Un italiano, e un altro tedesco.

Ma ... e gli svizzeri? Si narra che nel laboratorio di Subirotamic si aggiri un tecnico svizzero, ma sono pochi a credere nella sua esistenza.
Sarà vero che da espatriati si frequentano solo "certi" ambienti, ma anche la scorsa settimana, dalla parrucchiera (italiana), le uniche clienti oltre a me erano madre e figlia spagnole!

Credo ci sia qualcosa che mi sfugge, di questo Paese, per ora.
E per ora, quel qualcosa, sono gli svizzeri.
 

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