13 settembre 2016

Di liste d'attesa, di mobilità internazionale e di asili.

Non so come sia in Italia la situazione asili nido, sono parecchi anni che non ci vivo, né ci ho mai vissuto con un figlio. In Svizzera, canton Vaud, per la precisione, se ve lo state chiedendo, gli asili ci sono, a patto che abbiate fatto domanda per un posto circa 2 anni prima di averne bisogno, e che siate disposti a pagare, al mese, almeno uno dei due stipendi che la famiglia riceve.
E se siete gggiovani, dottori, e ricercatissimi ricercatori internazionali, e con i vostri contratti mobili, flessibili e all'avanguardia vi siete ritrovati catapultati in Svizzera con un bimbo di 3 mesi senza averlo saputo due anni prima, e quindi senza essere iscritti alle liste d'attesa? Peccato.
E se, sempre per le suddette ragioni, ne avete un solo, di stipendio? Ancora più peccato. 

Così oggi sono andata alla prima riunione con una maestra della mia vita da mamma (il tutto in Francese, lingua che conosco a malapena. Sono ancora meravigliata della mia sfacciataggine). Era un incontro per poter iscrivere T. alla lista d'attesa di un posto che un asilo non è, ma dove tengono, per un massimo di - udite udite - tre ore a settimana, una decina di bimbi, in un ambiente molto carino, a un prezzo ragionevole.

Distillato di dialogo
 
Maestra, dopo aver sentito la nostra storia: Così non non avete famiglia qui, che vi possa aiutare?
Io: Eh, no.
Maestra: E amici, avete almeno degli amici?
Io: Ehm..no. [Ma se vuole usare degli altri giri di parole per infierire, faccia pure]
Maestra, con faccia evidentemente contrita: Eh, è dura..
Io, che cerco di rassicurarla: Beh, non è poi così male...no?
Maestra: Guardi, la iscriviamo subito alla lista d'attesa. Non è molto lunga, e se non arrivano casi più gravi del suo, la dovremmo richiamare nel giro di qualche mese.
Io: Grazie! :-)
Maestra: Ma mi raccomando, se la situazione cambia, e lei si sente sola, e molto stanca, e pensa di non farcela, mi raccomando chiami subito che vediamo cosa possiamo fare.
Io: Ehm..grazie :-|


Non so se essere contenta o meno, ma insomma, siamo su questa benedetta lista. Per ben tre ore di asilo a settimana!

Non avremo famiglia ad aiutarci, né amici, ma siamo sulla lista d'attesa.
È questo che conta, per noi giovani, educati ed europei, giusto?

4 commenti:

  1. Due idee:
    (1) Telefona in un momento di miserite e di` che ti senti sola e molto stanca e che pensi di non farcela. Cosi` tanto per vedere cosa succede.
    (2) Vista la selvaggia domanda di posti nido ci saranno altre famiglie nella stessa situazione, mi immagino. Coalizzatevi con un paio di genitori e genitrici e aprite un nuovo asilo nido. E, soprattutto, diventate ricchissime.

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  2. Tu scherzi, ma qui, all'opzione due ci si sta già pensando. E il mio socio sarebbe anch'egli un detentore di dottorato in fisica...siamo messi bene, insomma.

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  3. Il marito di una mia amica con cui lavoro, anche lui detenente dottorato, ha esercitato come professione principale il padre dei loro quattro figli, mentre la madre portava a casa la pagnotta un postdoc dopo l'altro.
    Ora ha scritto un libro (bongaro, credo, Subi credo che lo disapproverebbe) che ho contribuito a finanziare, e nella descrizione dell'autore ha scritto: "His PhD in astrophysics proved very useful when changing nappies". Come si dice in bocca al lupo in francese?

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