17/08/2020 - 28/08/2020 "Il mondo alla fine del mondo" di L. Sepúlveda.
Non so perché quest'estate io mi sia ritrovata a leggere pochissimi libri. Forse non averne portati con me in Italia, e in vacanza, è stato l'inizio della fine, ma guardando fuori dalla finestra l'estate ormai è finita, almeno qui in Svizzera, e con sé si è portata via anche questo periodo di non lettura. Così ho ricominciato, e in poche sere divorato, questo bel libro che non so perché non avevo ancora letto. Me l'ha regalato un amico, inaspettatamente e senza ragione. E solo per questo già è partito bene.
Poi parla di mare, di mare alla fine del mondo, e di amore per il mare. Insomma, a differenza di altri libri dello stesso autore che non mi avevano detto un granché, questo mi è piaciuto molto, e non solo per il tema trattato, ma anche per i personaggi, l'ambientazione, la cartografia, e quel miscuglio indecifrabile di realtà e leggenda, verità e racconto, che poi, chissà dove sta veramente il confine, laggiù nella Terra del Fuoco deve essere ancora più difficile intravederlo, fra gli spruzzi di balena.
Peccato quest'anno senza pari si sia portato via anche Luis.
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