01/02/2017 - 19/02/2017 "Versi del senso perso" di Toti Scialoja.
Un piatto invernale
Dopo
aver letto di un fiato, e a voce alta, ovvio!, tutte le
poesie di questa raccolta, mi son letta volentieri, cosa strana per me,
anche postfazione e prefazione. E ora sto pensando di rileggerle
daccapo.
Direi quindi che mi sono piaciute, alcune più, alcune meno, queste poesiole nate da una parola melagrana, come dice l'autore, le cui sillabe hanno fatto germinare altre sillabe, altre parole, in un girotondo di senso, nonsense, e gusto dell'inatteso.
Fra un po', come dicevo, le rileggo.
Intanto però, viene spontaneo guardarsi intorno e ragionare solo e soltanto per parole melagrane, ritmo, e magia.
Credo in fondo sia anche questo, la poesia.
Per esempio, oggi va così:Credo in fondo sia anche questo, la poesia.
Un piatto invernale
Aprile, apri le primule
Nel vento tremule
Come le cannule
in un lago aprico.
A me il frico
Piace anche ad aprile.
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