30/12/2020 - 08/01/2021 "Mamma è matta, papà è ubriaco" di F. Sjöberg.
Libro comprato d'istinto, fidandomi più della casa editrice che di tutto il resto, è il racconto della ricostruzione storica della vita di un pittore, realmente esistito, e ormai dimenticato dalla Storia. Dimenticato forse non è la parola giusta, forse sarebbe meglio dire mai neanche notato, dalla Storia, e neppure dalla Storia dell'Arte. Una ricerca scaturita dalla visione, e successivo acquisto, di un quadro, dal quale l'autore è in qualche modo profondamente affascinato.
Una vita interessante, quella del pittore e della sua famiglia, che si intreccia con quelle di altri pittori e artisti di più chiara fama del primo '900. Una storia che in realtà è universale: per qualche dettaglio della vita, sei Modigliani, per qualche altro dettaglio, non sei nessuno, e nella tua scia lascerai solo qualche disegno nelle cantine dei tuoi nipoti.
Questo libro in qualche modo ribalta questo paradigma, celebrando una celebrità mancata, e quindi, paradossalmente, regalandola postuma, a questo signor Anton Dich.
Se la merita? A giudicare dalla Storia, no, ma in fondo, chi è lei per giudicare? Ricordiamoci pure di chi vogliamo, credo sia sano e stimolante scegliersi i propri eroi.
Un libro diverso da quelli che leggo di solito. A volte, è anche bello cambiare.
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