05/02/2021 - 12/02/2021 "Il mago" di W. Somerset Maugham.
Per gentile tradizione, Babbo Natale ogni anno mi porta un libro scelto tra i molti che nessuno, qui a casa, si sognerebbe mai di comprare. Non perché siano troppo famosi, o troppo nuovi, o troppo vecchi, o troppo brutti, semplicemente così, perché sono libri sui quali non ci soffermeremmo durante una visita in libreria. Così me li porta lui, e io li leggo, e poi, alla fine, mi diverto.
Questo è un libro del 1908, ispirato alla figura di Aleister Crowley (un mago vero!), il che non fa che aumentare la sua aura di esoterismo, quasi fosse una reliquia bizzarra ritrovata nei magazzini di qualche strano museo.
È la storia, appunto, di un mago, tra Parigi e l'Inghilterra dei primi del Novecento, dei suoi poteri, della sua malvagità, dei suoi successi, della sua ossessione, e della sua fine. A farne da contorno: una storia d'Amore con la A maiuscola, un intreccio esoterico, uno studioso dell'Occulto, uno scettico, e una zitella. Più che un libro, insomma, sembra quasi un pezzo di teatro, divertente e curato nei personaggi e nella trama.
Gli ultimi capitoli li ho letti di fila, nel cuore della notte, per sapere come andava a finire, il che mi sembra un'ottima cosa per un libro che non avrei comprato.
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