Sono venuta a conoscenza di questo libro perché per qualche motivo (che ora non ricordo) seguo questo blog, che a sua volte è pure una minuscola casa editrice di elettrolibri. E così, incuriosita, il libro l'ho scaricato, iniziato, e poi finito tutto di un fiato, perché è come sfogliare un album di fotografie di famiglia, che quando inizi il viaggio vuoi arrivare in fondo, e scoprire come dai quei personaggi in bianco e nero con le gonnone nere e lunghe si è poi piano piano arrivati fino ad oggi, addirittura a un elettrolibro!
Il libro è l'autobiografia di Giovanna Ferri, curata dal figlio, Stefano Pederzini. Nata il 14 maggio 1939 nella campagna bolognese, Giovanna ci racconta la sua vita, com'è stata fino a com'è, ed è un racconto da ascoltare, io credo. Per capire da dove veniamo, da dove viene l'Italia, importante soprattutto per me, che sono lontana, e soprattutto ora, che siamo tutti lontani da tutti.
Non ho mai avuto così tanta voglia di ascoltare le mie radici, sarà per via dei piccoli che crescono, che imparano a leggere, ai quali lentamente si apre la vertiginosa possibilità di capire da dove vengono, senza dovermelo chiedere.
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