Buon inizio 2012 a tutti, signore e signori.
Con un mesetto di ritardo, ma ce l'ho fatta anche io a riprendere (quasi) tutte le fila della mia vita olandese.
Un mese di ritardo, sì, ma son giustificata!
Aspettavo, per un buon post inaugural-celebrativo, una sera d'inverno. Non potevo scrivere di buoni propositi, di futuri, senza il rumore del vento, il freddo cristallo che ti ghiaccia la punta del naso. Non potevo proprio scrivere nulla senza aver prima pedalato nella neve croccante, quella che fa quel rumore, sotto le ruote, quel rumore che è come il rumore del silenzio, di un'isola tutta raccolta intorno alle luci calde dei salotti, al di là del vetro.
Un'isola sulla quale hai la netta sensazione che tu sia l'unico essere ciclante ad andarsene a zonzo, ed è buio, e c'è il vento, e alla fine te lo chiedi pure tu perché mai tu sia da questa parte, di quei vetri.
Ieri è stato tutto questo.
Quindi oggi, che son dalla parte giusta, da quella calda, posso finalmente inaugurare il mio personale anno bloggeristico: via!
Stagione strana nel suo complesso, in ogni caso, questa: a dicembre me ne sono migrata a Sud, in un altro Stato, ed è stato l'estate che non è stata.
Poi il ritorno in Patria, senza neve, dove il Natale era l'unica traccia d'Inverno. Qui in Isola, fino a ieri, era così caldo che la mia salvia e il mio prezzemolo, che usualmente razzolano all'aperto davanti alla porta, ancora avevano foglie rigogliose e non accennavano a nessun letargo stagionale.
Insomma, questo gelo stordisce, ma rincuora.
Magari metterà in ordine le troppe idee che si son accumulate fino ad ora: una Cuba che è ormai distante, ma che non dimentico, viaggi, persone nuove, vecchi amici e colleghi ipotetici, mari blu a sovrapporsi a sciate sulla neve finta e sull'asfalto.
Finalmente è arrivato il tempo di poltrona e coperta, per far sedimentare il caos, per raccogliere storie e per raccontarle.
Proposito uno, quindi, per quest'anno ancora giovanissimo: scrivere di più, scrivere meglio. Stavolta gli altri li mantengo in forma privata, che a non tutti interessano le mie personali paturnie.
A tutti auguro invece un buonissimo anno bisestile, gentile pubblico, che poi, gli auguri di buon anno fatti il primo di Febbraio son più preziosi, e chissà, magari valgono di più.