19 maggio 2014

Day 11 - Il cinema

Mentre il sole tropicale scintilla abbagliante sul mare, in una delle prime stanze dentro la nave si fa buio buio, con tende posticcie a coprire gli oblò, sedie a tappezzare la stanzetta, e ben due schermi. Da ieri infatti, dalle 08 alle 20 circa, va in onda il fondo del mare.
Due telecamere vengono calate dalla nave e tenute a pochi metri dal fondo del mare, una a guardare in basso , una a guardare in avanti, per non sbattere il muso sul muro, e ci svelano cosa c'è qui sotto, seppur nella limitatezza della loro visuale, pochi metri, se è tanto.
Curiosi?
Io sì.
Qui ci troviamo proprio sopra una catena montuosa sottomarina, con le sue valli e suoi pendii. Distese di quel che a me sembra sabbia, interrotte da agglomerati di rocce scure, probabilmente  lava, non sono altro che l'equivalente dei nostri prati alpini tenuti a pascolo , punteggiati di rocce sulle quali appoggiarsi per il picnic.
Tra la sabbia monotona, poi, ecco spuntare cocomeri di mare di varie dimensioni, fiori a cinque petali che mi dicono essere animali, qualche pesce serpentiforme, ma soprattutto simpatici gamberetti arancioni, attratti dalle forti luci di scena. Siamo a 2200 metri sotto la superficie del mare, e pur nell'ovatta di buio e pace che sembra regnare, è pieno di vita.
La cosa forse più curiosa è la presenza costante di linee diritte, lunghe alcuni metri, costituite di piccole buche inanellate una dietro l'altra, tracce di vermi che vivono nei sedimenti e che non vediamo , ma di cui qui qualcuno riconosce i ghirigori.
Se vi chiedete se abbiamo osservato spazzatura o tracce umane: per ora due bottiglie e un imprevisto.
Proprio nel bel mezzo del nostro limitatissimo cammino, è improvvisamente apparso luccicante un pezzo di strumentazione oceanografica, andato perduto, si vede, in una precedente spedizione.
Non abbiamo fatto in  tempo a leggere il numero seriale dello strumento, ma forse riguardando il filmato con calma, riusciremo a capire a chi apparteneva.
Se sì,  manderemo a quel qualcuno l'email più  inaspettata della storia!
Per il resto il fondale sotto di noi scorre tranquillo, silenzioso, ma soprattutto ignaro di quante paia d'occhi lo stiano ad osservare, quassù al cinema.

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