22 maggio 2014

Day 14 - Rainbow

Come raccontavo, siamo qui in esplorazione di ambienti marini possibilmente minabili. Uno degli ambienti più ricchi di preziosi minerali (nonché di vita) quaggiù nel mare profondo è sicuramente quello che si viene a creare intorno a quelli che in inglese si chiamano "hydrothermal vents", che in italiano non so bene come si traduca, immagino una cosa come "soffioni idrotermali", ad ogni modo, piccole ciminiere sottomarine, dalle quali fuoriesce acqua, che può arrivare a una temperatura di 400 gradi, e che è arricchita di rari elementi per il suo passaggio nelle profondità della terra, vicinissimo a dove nuova crosta terrestre viene continuamente prodotta.
La dorsale Medio Atlantica, infatti, altro non è che una serie di monti generati da quest'abbondante produzione, e i numerosi soffioni presenti lungo di essa ne sono prova, diciamo, scottante.
Sono ormai dieci giorni che galleggiamo duemila metri sopra uno di questi gruppi di ciminiere, dal nome tra l'altro, piuttosto evocativo: Rainbow.
Perché mai questo bel nome? Me lo sono chiesta in tutte queste lunghe nottate di turni, l'ho chiesto ai geologi, l'ho chiesto a internet (sebbene la lentezza della connessione marina scoraggi velocemente anche il più interessato investigatore), ma non ho trovato una risposta soddisfacente.
Ieri, abbiamo iniziato i rilevamenti geologici. Si è calato una specie di secchio sottomarino che, arrivato al fondo, ha raccolto un campione alto circa 40 centimetri di quel che ha trovato.
Riportato in superficie, dopo lungo carrucolare,  si è potuto sezionare, e ...meraviglia!
Un mezzo arcobaleno si è palesato davanti ai nostri occhi: numerosi strati di fanghi e melmette di consistenze differenti, ma soprattutto di colori differenti, se ne stavano protetti dai primi 10 centimetri di noiosa sabbia marron classico.
Fango verde, ma verde brillante, blu, marron cioccolata, nero, aranciato, uno sull'altro, e interrotto qui e lì da rocce nere o verdi acquamarina.
Morale: inutile cercare risposte su internet quando è molto più semplice calare un secchio per duemila metri e raccoglierci dentro la risposta.

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