Questa notte, turno 00:00-04:00, abbiamo ricevuto visite. Due grandi uccelli bianchi, similgabbiani, hanno volato intorno alla nave per un po', argentati dalla luna.
Nel rumore costante dei motori, tra l'arricciarsi continuo dell'onda, i nostri hanno portato un silenzio sottile, un sibilo d'ali appena percettibile, oltre al ronzio delle carrucole.
Si vede che erano curiosi, mi dico, avran visto le luci lontane della nostra nave, che a noi oscurano le stelle, ma che fan della nave una stella, vista da fuori, caduta nel mare. L'avranno vista, i due, e avran voluto controllare perché non si spegneva, perché non si inzuppava di Atlantico.
Chissà se hanno capito.
In fondo era tarda notte, o mattina molto presto per tutti, chissà da dove venivano, da dove eran partiti, e quando, è da quanto sbattevano le ali a ritmo, per raggiungere l'estate.
Saranno stati stanchi, io credo, e hanno presto infatti tirato dritto pensando: diavolerie.
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