C'è un punto, sulla prua della nave, dove ci si può appoggiare, in piedi, pancia sulla fiancata, testa coricata sulle braccia, appollaiati sul pulpito. Di lì non si vede altro che orizzonte, l'onda lunga lontana, le increspature vicine, le nuvole, lo scintillare del sole.
C'è solo il rumore del mare, che sbatte contro la fiancata immota, ricade, si rompe.
Di lì, si avvistano i delfini, i loro dorsi lucidi, bianchi e neri, le loro pinne affilate, gli spruzzi di schiuma.
Una danza ipnotica, un ritmo che unisce il mare con la nave con le bestie.
È un abbandonarsi dolce, è un dimenticarsi del mondo solido,della terraferma.
25 maggio 2014
Day 17 - A prua
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